1. Come funziona il Superbonus 2023?

Il cd. Superbonus si applica per interventi di efficientamento energetico (es. cappotto termico e sostituzione caldaia) e di messa in sicurezza antisismica degli edifici con un’aliquota di detrazione del 90% del costo degli interventi effettuati.

Con la Legge di Bilancio 2023 il Superbonus scende dal 110% al 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.

Tuttavia, per i condomini, così come per persone fisiche proprietarie (o comproprietarie) di edifici composti fino a 4 unità immobiliari e Onlus, Associazioni di volontariato e Associazioni di promozione sociale la detrazione spetta ancora nella misura del 110% anche per le spese sostenute nel 2023 a condizione che:

  • La CILAS sia stata presentata entro il 25 novembre 2022 (e, per i condomini, l’assemblea che ha deliberato l’esecuzione dei lavori sia stata adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022);
  • Che la CILAS sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori abbia deliberato entro il 18 novembre 2022.

La data della delibera assembleare deve essere certificata dall’amministratore o dal condomino che ha presieduto l’assemblea.

2. Chi potrà usufruire del Superbonus 2023?

Potranno usufruire della detrazione al 90%:

  • I condomìni e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche per interventi sulle parti comuni
  • Le persone fisiche, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare; che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale; che il contribuente abbia un reddito di riferimento, non superiore a 15.000 euro, calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi, nell’anno precedente.
  • gli Istituti autonomi case popolari (Iacp).
  • le cooperative di abitazione a proprietà, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci
  • le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all’articolo 6 della legge n. 266/1991 e le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano
  • le associazioni e società sportive dilettantistiche nel limite di interventi destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

3. Quali sono gli interventi trainanti per il Superbonus?

Per quanto riguarda il Superbonus per gli interventi di efficientamento energetico sarà necessario effettuare almeno uno dei seguenti interventi trainanti al fine di usufruire della detrazione maggiorata al 110% ed eventualmente dello sconto in fattura o della cessione del credito:

  • intervento di isolamento termico delle strutture opache (ad esempio il cosiddetto cappotto termico) sulle superfici verticali, orizzontali e inclinate che interessino almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. L’edificio interessato può essere un condominio, un edificio composto da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate posseduto da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, un edificio unifamiliare, oppure un’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari purché sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi
  • intervento sulle parti comuni dell’edificio per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati dotati di caldaie a condensazione ad acqua , o pompe di calore e sistemi ibridi
  • impianti di micro cogenerazione
  • collettori solari per la produzione di acqua calda destinati alla climatizzazione invernale, alla climatizzazione estiva nel caso di pompe di calore reversibili, e alla produzione di acqua calda sanitaria.

4. Quali sono gli interventi trainati per il Superbonus?

Ad almeno uno degli interventi trainanti, si possono abbinare i cd. interventi trainati, come ad esempio:

  • Infissi con elevate prestazioni, incluse strutture accessorie (scuri o persiane, cassonetti incorporati nel telaio dell’infisso)
  • schermature solari (tende da sole avvolgibili, cappottine, tende a rullo, pergole con schermo in tessuto) e chiusure oscuranti ( persiane, tapparelle, veneziane, frangisole)
  • sistemi di building automation per la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva.
  • installazione di impianti fotovoltaici
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici

Per questi interventi, si potrà godere di una detrazione al 110% sul valore complessivo di tutti gli interventi, a condizione che tali lavori siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi strutturali, i cd. trainati.

Gli interventi eseguiti devono comportare nel loro complesso il miglioramento di almeno due classi energetiche oppure, ove non possibile, il raggiungimento della classe energetica più alta.

5. È sempre obbligatorio effettuare uno degli interventi trainanti per ottenere la detrazione o il credito d’imposta al 110%?

Sì, salvo l’ipotesi in cui sull’edificio sottoposto ad almeno uno dei vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42/2004, non sia possibile effettuare interventi trainanti o gli interventi strutturali siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali. In tali casi, la detrazione o il credito d’imposta al 110% si applica a tutti gli interventi trainati di riqualificazione energetica, previsti dall’ecobonus, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti, ferma restando la condizione che tali interventi portino a un miglioramento minimo di 2 classi energetiche oppure, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.

6. Come funziona un sistema a cappotto termico?

Il sistema a “cappotto termico”, detto anche isolamento a cappotto, è un rivestimento continuo di pannelli in materiale isolante applicato esternamente o internamente agli edifici in modo tale da garantire un isolamento, sia termico che acustico, completo. Si ottiene così un migliore controllo delle temperature interne, la riduzione dei consumi energetici dovuti al riscaldamento e al raffrescamento dell’edificio, evitando la formazione di condensa di vapore acqueo, di macchie e di muffe.

Secondo quanto stabilito dal Decreto Rilancio, il Superbonus spetta per interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, se l’intervento di isolamento termico coinvolge almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, da intendersi come integralmente considerato, senza cioè distinzione tra vani riscaldati e non.

7. Quali tipi di cappotto termico esistono?

Esistono due tipi di isolamento a cappotto: quello interno e quello esterno all’abitazione.

Cappotto termico interno

Il cappotto termico interno consiste nel disporre i pannelli isolanti, di spessore ridotto rispetto a quelli esterni, sulle pareti interne delle abitazioni. Questa è una pratica molto usata all’interno di edifici urbani, in cui è difficile intervenire sulle pareti esterne o per la coibentazione del tetto.

Cappotto termico esterno

L’isolamento a cappotto esterno è un tipo di applicazione diffusa, in particolare in piccoli edifici o in ville unifamiliari, ma è largamente usata anche per le facciate dei condomini. Il cappotto termico esterno ha notevoli vantaggi, come un maggiore isolamento, prevenzione di danni alle pareti esterne, come crepe o muffa e riduzione dei ponti termici, cioè delle zone fredde causate da discontinuità costruttive.

8. Quali tipi di impianti di riscaldamento sono ammessi dal Superbonus?

L’installazione di impianti di climatizzazione invernale è tra gli interventi trainanti del Superbonus 110 solo se in sostituzione di un impianto esistente.

Ecco, nel dettaglio, quali sono gli impianti da installare nella propria casa al posto di quello esistente che permettono di accedere al Superbonus, grazie alla loro capacità di aumentare l’efficienza energetica dell’edificio.

 

Tipi di impianti ammessi:

  • La caldaia a condensazione può essere considerata come l’evoluzione della tradizionale caldaia murale a gas, con il vantaggio di essere più efficiente in quanto sfrutta anche il calore contenuto nei fumi di scarico, principalmente composti da vapore acqueo. Una volta condensati, si sfrutta la loro energia per preriscaldare l’acqua fredda, che quindi richiederà meno energia per essere portata alla temperatura di utilizzo.
  • La pompa di calore è un impianto per il riscaldamento e il raffrescamento di casa che, sfruttando l’energia naturalmente contenuta nell’aria, nell’acqua e nel terreno, permette di climatizzare l’edificio in modo efficiente e sostenibile. La pompa di calore è alimentata ad elettricità, dando la possibilità di essere eliminare il gas dalla propria casa. La soluzione pompa di calore risulta ancor più vincente quando combinata ad un impianto solare per la produzione di energia, come il fotovoltaico e il solare termico. Il primo per alimentare la pompa di calore, il secondo per soddisfare i bisogni energetici per la produzione di acqua calda sanitaria.
  • Impianti ibridi

Un impianto per il riscaldamento ibrido, combina una pompa di calore ed una caldaia a condensazione, facendo lavorare i due macchinari in funzione della massima efficienza energetica possibile. Questo significa che, in ogni momento si attiverà l’impianto che, nelle condizioni registrate, risulta essere il più efficiente.

  • caldaie a biomasse , ovvero un generatore di calore che utilizza come combustibile materiali organici, come la legna o il pellet. Rientrano nelle agevolazioni solo quelle in classe 5, che rispettano i limiti più severi in termini di emissioni e rendimenti termici, installate in immobili unifamiliari esclusivamente per i comuni non metanizzati e non interessati dalle procedure europee di infrazione per la qualità dell’aria.

9. Cosa si intende per Conformità Urbanistica per il Superbonus 110%?

La Conformità Urbanistica è un documento essenziale per beneficiare degli incentivi statali per ristrutturare e riqualificare la propria casa a costo zero. La verifica serve per verificare la presenza di eventuali illeciti e abusi edilizi che potrebbero causare la perdita del beneficio fiscale. Ciò che consente di verificare con certezza la presenza o meno di un abuso edilizio è il titolo edilizio (CILA, SCIA, PdC, ecc.) depositato nel Comune di riferimento.

Con la Conformità Urbanistica si attesta la corrispondenza tra lo stato di fatto e il titolo edilizio con cui è stata autorizzata la costruzione di uno specifico immobile.

10. Che cos’è un APE?

L’APE (Attestazione di Prestazione Energetica) è un attestato – redatto da un tecnico abilitato tramite un sopralluogo all’immobile – che consente di avere tutte le informazioni su come è stato costruito un edificio sotto il profilo dell’isolamento termico e del consumo energetico. L’APE è un documento ufficiale valido 10 anni ed è obbligatorio:

  • per gli edifici di nuova costruzione e per quelli sottoposti a demolizione e ricostruzione
  • per gli edifici esistenti (in caso di compravendita e di nuovo contratto di locazione)
  • in caso di lavori di ristrutturazione importante

Per l’accesso alle detrazioni fiscali (EcoBonus e SuperBonus 110%) previste per gli interventi di efficientamento energetico, il miglioramento della classe energetica va dimostrato mediante l’APE. Il Decreto Rilancio ha introdotto il concetto di APE convenzionale per dimostrare il miglioramento di almeno due classi energetiche, attraverso la redazione prima dei lavori di un Attestato di Prestazione Energetica, da confrontare con un altro da redigere dopo l’esecuzione degli stessi. Si tratta dei cosiddetti APE ante e post intervento.

11. Che cos’è l’Asseverazione per il Superbonus?

L’Asseverazione è la dichiarazione sottoscritta da tecnico abilitato che certifica il possesso dei requisiti per poter accedere alle detrazioni fiscali del Superbonus, rilasciando il relativo visto di conformità. Serve per ogni stato avanzamento lavori per il quale sia emessa dal fornitore una fattura che genera un credito di imposta.

12. Come funziona la cessione del credito d’imposta per il Superbonus?

Con il Decreto Rilancio si è introdotta la possibilità di optare per la cessione del credito di imposta  anziché portare in detrazione in cinque anni le spese sostenute per gli interventi sugli immobili.

Il credito d’imposta, spettante a fronte dell’esecuzione dei lavori agevolati con il Superbonus, può essere ceduto all’impresa fornitrice degli interventi o ad altri soggetti privati, tra cui banche e intermediari finanziari. Il beneficiario può optare per il trasferimento del credito d’imposta alla banca per ottenere liquidità immediata, senza la necessità di dover recuperare il beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi, a compensazione delle imposte da pagare nell’arco dei cinque anni successivi. Per poter cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state già pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori (SAL), che non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno dei quali deve riferirsi ad almeno il 30 per cento del medesimo intervento.

13. Come funziona lo sconto in fattura per il Superbonus?

Tramite lo sconto in fattura, l’impresa realizza i lavori, anticiperà la spesa detraibile. Quindi, nel caso di Superbonus, il beneficiario non dovrà anticipare nulla, a sua volta, l’impresa potrà cedere o meno il credito alle banche o ad altri intermediari. Lo sconto in fattura comporta un vero e proprio sconto sul costo dei lavori corrispondente alla percentuale della detrazione altrimenti applicata in dichiarazione. Per il Superbonus 110%, lo sconto in fattura può al massimo pareggiare il totale dei costi, quindi in sostanza si può avere al massimo l’abbattimento totale della fattura, rinunciando al 10% in più recuperabile invece tramite dichiarazione.

14. Cessione del credito e sconto in fattura: come fare?

L’opzione della cessione o dello sconto va esercitata necessariamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione. L’invio della comunicazione può essere effettuato direttamente dal beneficiario della detrazione oppure incaricando un intermediario abilitato.